Non ha fatto in tempo a insediarsi il neo assessore Gianni Stea che subito Emiliano gli ha messo un tutore.
Ma le ragioni non risiedono nella sfida all’ambientalismo lanciata da Stea o nel suo essere cacciatore: è che il nominato tutore, professionista factotum, aveva perso la carica di Vice Sindaco al Comune di Taranto; ma – come si dice – “morto un papa, se ne fa un altro”, e allora ecco che diventa il 5° consigliere personale del Presidente Emiliano alla modica cifra per le casse della comunità di € 65.000,00 l’anno. Soldi per occuparsi di questioni delle quali dovrebbe occuparsi il neo assessore all’ambiente: uno spreco vergognoso e un gesto offensivo e umiliante per il neo assessore.
Dispiace per Stea, cui subito è stata messa la mordacchia, e dispiace per una Regione il cui Presidente – che dispone di una corte di ben 5 consiglieri personali lautamente remunerati – non perde occasione per confermarsi interessato solo ad assegnare poltrone e prebende di ogni genere e specie.