Statuto #RegionePuglia: sventato attacco a libertà di coscienza, ma sinistra e M5S si oppongono a radici cristiane Puglia
La VII Commissione ha evitato quello che sarebbe stato un attacco alla libertà di coscienza dei pugliesi. Ora sinistra e M5S riconoscano le radici cristiane del popolo pugliese.
La proposta del collega Amati (PD) prevedeva l’inserimento nello statuto regionale di un richiamo alla libertà morale e religiosa ma unitamente ad una clausola che avrebbe assegnato al legislatore regionale la facoltà di stabilire in quale caso essa avrebbe dovuto cedere il passo a un non meglio precisato superiore interesse generale o pubblico. Il lavoro in Commissione – che in audizione si è avvalso anche del qualificato contributo del Centro Studi Livatino – ha dimostrato la assoluta incostituzionalità della clausola che è stata stralciata. Solo per questo la proposta è stata poi approvata all’unanimità.
La mia proposta di inserire nella Carta il riconoscimento delle radici cristiane del popolo pugliese è stata invece bocciata (con un voto di scarto) da sinistra e M5S.
Tuttavia essa non esprime una preferenza per un credo religioso ma per quell’insieme di principi “di buon senso comune” innegabilmente ispirati dal cristianesimo e posti a base del comune sentire dei popoli europei, pugliese compreso.
Per questo mi auguro che in Consiglio Regionale sinistra e M5S abbandonino il laicismo ideologico riconoscendo un mero dato di verità che non discrimina nessuno e che i pugliesi non sono disposti a cancellare.