#Referendum #Veneto #Lombardia: risultato straordinario, cittadini rifiutano decisioni prese lontano ma autonomia impossibile con amministratori inconcludenti
Un risultato straordinario che dice una cosa molto semplice: gli italiani sono stufi del fatto che le decisioni su ciò che riguarda la loro vita quotidiana e su come vengono spesi i loro soldi siano prese a centinaia o a migliaia di km di distanza e da personaggi di cui spesso non conoscono né nome né volto (e viceversa). Una maggiore autonomia per gli enti territoriali può innescare un circuito virtuoso di responsabilità e trasparenza in grado di ripristinare il rapporto di fiducia deteriorato tra il popolo e i suoi rappresentanti facendo piazza pulita di amministratori inconcludenti: vale a Bergamo come a Treviso come a Lecce.
Viene difficile, infatti, pensare che chi oggi governa la Puglia possa essere un credibile interprete della richiesta di maggiore autonomia, considerato che non riesce a garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria nonostante la spesa farmaceutica regionale sia alle stelle; chiude ospedali, reparti e punti nascita anziché ridurre sprechi, inefficienze, clientele costringendo i pugliesi a viaggi della speranza che per giunta costano loro ben 200mil di €; non ha voluto combattere la Xylella causando la morte di milioni di ulivi e la crisi di un intero settore; non sa che pesci prendere sulle ZES perché non ha il coraggio di puntare su un porto o un aeroporto da ritenere strategico; non riesce a far realizzare una strada degna di questo nome che colleghi Lecce al capo di Leuca o un collegamento ferroviario diretto con l’aeroporto di Brindisi…
In altre parole sono convinto che l’attuazione concreta del principio di sussidiarietà rappresenti un’occasione irripetibile per lo sviluppo del Mezzogiorno, a condizione di non affidarla a quegli amministratori che a colpi di slogan contraddittori e di non-governo lo costringono ad eterna periferia.